FAQ – valutazione e compiti

FAQ – valutazione e compiti

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Come vi organizzate per monitorare e valutare le attività sul taccuino?

“Premesso che il taccuino deve essere proposto ai ragazzi non come uno strumento per praticare la scrittura creativa e nemmeno come diario personale ma come LO strumento indispensabile per uno scrittore, confermo che la sua valutazione è una questione delicata. Molti dei miei alunni all’inizio lo snobbavano parecchio, fondamentalmente perchè la mia inesperienza non mi aveva fatto prevedere di proporre loro delle lezioni specifiche sull’utilizzo del taccuino.
Del resto anche per me il taccuino non era uno strumento abituale, quindi ho deciso di farlo diventare mio compagno di viaggio. Mi sono allenata alla scrittura quotidiana, ho lavorato sul mio processo di scrittura e poi ho preparato delle minilesson per guidare ed abituare i ragazzi al suo utilizzo. Naturalmente man mano che li ho visti diventare più autonomi ho diluito molto le lezioni. Ritiro i loro taccuini un paio di volte al mese e mi limito ad incollare post-it o a inserire fogli liberi con consigli, commenti positivi ed incoraggiamenti. Non correggo il taccuino, valuto una volta al mese l’utilizzo che i miei studenti ne fanno ”. (Silva Pognante)
“Io valuto il taccuino con un’apposita rubric un paio di volte a quadrimestre. I ragazzi lo usano tanto e con grande entusiasmo quindi quasi sempre superano le due annotazioni a settimana (il minimo richiesto)”. (Agnese Pianigiani)

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Durante la stesura delle bozze cosa fa l’insegnante? Le bozze vengono corrette?

L’insegnante gira per la classe e affianca individualmente i ragazzi conducendo delle consulenze.
“La consulenza dura 3/4 minuti per alunno e si sviluppa attraverso un dialogo con i ragazzi intorno ad uno, massimo due aspetti del testo. Non dobbiamo correggere e leggere tutto il testo ma diventare esperti nel trovare insieme allo scrittore​, quale strategia/ consiglio gli è utile. Alla fine della consulenza possiamo lasciare un post it NON CON LA CORREZIONE ma con l’indicazione della strategia da usare. Le annotazioni ai ragazzi per essere efficaci vanno sempre condivise durante le consulenze e vanno mediate personalmente con loro. Quando i ragazzi, dopo un tot di consulenze e revisioni si sentono pronti a consegnare il testo finito, possono darci in visione la versione “prefinale”. In quell’occasione il docente legge il testo, NON corregge, ma fornisce ancora  uno o due consigli”. (Silvia Pognante)

Esempio di modulo realizzato da Silvia Pognante che si può utilizzare durante le consulenze:

https://drive.google.com/…/0B52FyF1so0bEYldsazBKbzNWOTA/view

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Come si fa a correggere tutto quello che gli alunni scrivono? 

Come si valuta un pezzo finito?

Il focus non è correggere tutto quello che gli alunni scrivono (sarebbe impensabile): bisogna fissare delle scadenze per la consegna dei testi finiti e lasciare libertà agli studenti-scrittori di decidere quale pezzo finito sottoporre a valutazione. È necessario sfruttare al massimo il momento delle consulenze individuali per fornire strategie di autocorrezione e miglioramento del testo.

Il pezzo finito si valuta secondo rubric apposite, che tengano in considerazione il lavoro svolto, le minilesson fatte, gli obiettivi del percorso e le informazioni raccolte durante le consulenze. Bisogna considerare inoltre che la valutazione deve “nutrire” (Romano) e mettere al centro lo studente-scrittore, il quale si sarà già autovalutato durante le consulenze e durante appositi momento di riflessione.

 

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Che tipo di compiti a casa vengono assegnati? Come si controlla che svolgano il compiti?

Esistono compiti ricorrenti, quali lettura quotidiana di un libro per almeno 20’-30’ minuti e una/due annotazioni sul taccuino settimanali. Entro una data fissata dall’insegnante, inoltre, l’alunno deve consegnare il pezzo finito su cui ha lavorato in classe.
Qualora si mantenesse l’ora di grammatica, verrebbero ad aggiungersi anche pochi ma mirati esercizi.

Nancie Atwell prende nota delle pagine lette dai ragazzi a casa e dà loro un “compito” di lettura molto stringente. Ciò è necessario soprattutto all’inizio e in particolare con i ragazzi che hanno scarsa abitudine alla lettura. La maggior parte di noi assegna trenta minuti di lettura al giorno. Ogni mattina si controllano le pagine lette tramite lo status della lettura (è molto veloce, ci vogliono cinque minuti). In pratica si chiede ai ragazzi a che pagina sono arrivati annotandole su un modulo. Ogni studente ha un obiettivo personalizzato. Ovviamente prima bisogna creare un rapporto di fiducia con i ragazzi e un clima da comunità di lettori per non rischiare che mentano sul numero delle pagine letto, anche se poi durante le consulenze e le discussioni emerge chiaramente se qualcuno non è stato sincero.

 

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