FAQ – taccuino

FAQ – taccuino

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Che cosa si intende per “annotazione del lettore e dello scrittore”?

A riguardo si rimanda al seguente materiale molto ricco e chiaro:

Il taccuino visto da due alunne: https://docs.google.com/…/1BJHrBr2riTRDLB0uR9m6wOKtTuq…/edit

Annotazioni taccuino dello scrittore: infografica di Mara Beber

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1398648403495823&set=p.1398648403495823&type=3&theater

Il taccuino del lettore (in particolare slide 27) di Jenny Poletti:

https://docs.google.com/…/1YC_18s7d9IWE54mc7a3a0qveGc…/edit…

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Le bozze vanno scritte sul taccuino?

Le bozze non vanno scritte sul taccuino. Gli alunni possono usare un block notes o fogli a parte da allegare al pezzo finito, documentando così il processo di scrittura. Sul taccuino tuttavia possono esercitarsi sul pezzo in questione: provare diversi tipi di incipit o di finali, spezzare in due una parola o una frase, provare ad aggiungere degli elementi, ragionare sull’ambientazione, sulla caratterizzazione dei personaggi, riflettere su tutto ciò che riguarda il pezzo (obiettivi che mi pongo, risultato che voglio ottenere, esempi che mi possono essere utili per il mio pezzo e motivazioni, cosa voglio migliorare … )

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Come vi organizzate per monitorare e valutare le attività sul taccuino?

“Premesso che il taccuino deve essere proposto ai ragazzi non come uno strumento per praticare la scrittura creativa e nemmeno come diario personale ma come LO strumento indispensabile per uno scrittore, confermo che la sua valutazione è una questione delicata. Molti dei miei alunni all’inizio lo snobbavano parecchio, fondamentalmente perchè la mia inesperienza non mi aveva fatto prevedere di proporre loro delle lezioni specifiche sull’utilizzo del taccuino.
Del resto anche per me il taccuino non era uno strumento abituale, quindi ho deciso di farlo diventare mio compagno di viaggio. Mi sono allenata alla scrittura quotidiana, ho lavorato sul mio processo di scrittura e poi ho preparato delle minilesson per guidare ed abituare i ragazzi al suo utilizzo. Naturalmente man mano che li ho visti diventare più autonomi ho diluito molto le lezioni. Ritiro i loro taccuini un paio di volte al mese e mi limito ad incollare post-it o a inserire fogli liberi con consigli, commenti positivi ed incoraggiamenti. Non correggo il taccuino, valuto una volta al mese l’utilizzo che i miei studenti ne fanno ”. (Silva Pognante)
“Io valuto il taccuino con un’apposita rubric un paio di volte a quadrimestre. I ragazzi lo usano tanto e con grande entusiasmo quindi quasi sempre superano le due annotazioni a settimana (il minimo richiesto)”. (Agnese Pianigiani)

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