Una questione di cuore_parte 1

Una questione di cuore_parte 1

Sistole e diastole” è un articolo uscito l’8 agosto 2022 su Il Messaggero di Sant’Antonio.

Si tratta di un pezzo molto adatto a fungere da cerniera tra l’espositivo e l’argomentativo e, per quanto riguarda la secondaria di primo grado, p essere proposto in seconda, tra gli ultimi testi modello del percorso sull’articolo di approfondimento, o in terza, all’inizio del percorso sull’argomentativo per richiamare alla mente quanto appreso negli anni precedenti in termine di caratteristiche del testo espositivo e di strategie di comprensione.

L’articolo è costruito su una metafora anatomica che, partendo da  un titolo un po’ enigmatico per chi ha ricordi arrugginiti delle lezioni di scienze, si dipana lungo tutto il testo fino alla conclusione, di tipo circolare. Sarà molto stimolante per le nostre lettrici e i nostri lettori smontare questo paragone complesso, esplorarne le diverse sfumature per arrivare, è il caso di dirlo, al cuore del discorso e portarlo poi nel proprio cuore per interrogarsi sulla propria visione del mondo, sulle proprie scelte.

Di seguito vi proponiamo alcune strategie per accompagnare la nostra comunità di lettori e lettrici tra le parole di Michela Murgia, in un processo a spirale che, da un primo approccio esplorativo del paratesto, prosegue a piccoli passi guidando verso una maggiore profondità e consapevolezza, ricalcando le tappe del processo che abitualmente seguiamo quando leggiamo un testo di divulgazione.

 

Daniela

La forza di molte delle strategie di comprensione del Reading workshop consiste nell’attivare diversi stili di apprendimento; dopo averne sperimentati p di uno, si giunge ad una scelta consapevole di quelli che risultano p efficaci per me, o che, viceversa, mi aiutano maggiormente se ho di fronte un testo poco avvicinabile per il mio stile p consueto. Quando accolgo una classe prima, perciò, inizio a inserire diverse strategie di comprensione a rinforzo del metodo di studio, cominciando da quelle che insegnano a sfruttare l’apparato paratestuale: immagini, cartine, schemi, tabelle etc… Lo faccio perché i manuali della secondaria risultano p pieni di testo e immagini rispetto a quelli della primaria, e non è scontato che alunni e alunne siano in grado di decodificare e memorizzare le informazioni appoggiandosi anche al paratesto. Inoltre, poiché l’obiettivo è rafforzare la comprensione, allora devo agevolare proprio i p fragili nel primo approccio ai nuovi manuali, devo far sperimentare loro un senso di efficacia nel manipolare quelle pagine affollate, smontando prima di tutto la struttura, che p sembrare opaca. Ormai tutti i testi di studio prevedono l’audiolibro, i riassunti semplificati e le mappe dei concetti, ma questi strumenti da soli non sono esaustivi se non attiviamo la routine di farsi domande e verificare in autonomia di avere compreso. 

Quindi, abituo le classi ad avvicinarsi ai capitoli con la lettura esplorativa, senza leggere subito il testo, con una rapida ricognizione dell’apparato paratestuale, per ricavarne ipotesi sul contenuto, dati, esempi. 

L’articolo di Michela Murgia che abbiamo scelto ha una sola fotografia, in apparenza scelta al solo scopo di mostrarci il volto della protagonista del pezzo. 

Utilizzo tre strategie di The Reading Strategies Book, di Jennifer Serravallo e inizio modellando l’applicazione con le mie riflessioni, Prima io e poi voi, come diciamo sempre in classe e ai corsi.

 

Make 2-d into 3-d (p. 274)

Leggi la didascalia dell’immagine: cosa rappresenta?

Cosa immagini dietro all’immagine?

Usa i cinque sensi per immaginare: cosa ti fanno percepire?

Usa la didascalia e il resto della pagina per dire di più.

L’immagine è la foto a mezzobusto di una giovane donna; ha un sorriso molto dolce, la testa reclinata appoggiata a un muro p alto di lei, che occupa larga parte della fotografia. Ha i tratti somatici tipici di una donna magrebina; non porta il velo, i capelli sono trattenuti da un foulard che li lascia scoperti. 

Il titolo c’entra con il cuore e il sorriso dolce della ragazza mi fa intuire che sia una persona di cuore. Dietro all’immagine, sento che lei ha una voce molto pacata e modi gentili, un carattere tenace, di chi non si ferma al primo insuccesso, perché quello che ha scelto di fare comporta sicuramente preoccupazioni, amarezza, paura per la sorte delle persone che attraversano i confini. Probabilmente anche la sua famiglia ha avuto difficoltà quando ha deciso di emigrare, oppure no, quindi lei ha scelto questa forma di attivismo perché vorrebbe dare a molti le opportunità che ha avuto lei.

I neretti del primo e secondo paragrafo parlano di come funziona il cuore. Il neretto del terzo paragrafo usa immagini forti per riassumere i momenti della storia dell’Europa in cui il razzismo ha fatto molte vittime: muri, cani, filo spinato, ma anche gli attuali respingimenti. 

Nel quarto e quinto paragrafo, il neretto riassume le scelte di attivismo di Nawal.

Nell’ultimo, ci sono le conclusioni dell’autrice. 

Anche da queste parole messe in risalto percepisco che l’articolo mi dà, in alternanza, sensazione di calore ma anche di pericolo e paura. 

 

Why a visual (p. 283)

Perché questa immagine è importante, cosa mi insegna?

Leggi il testo e poi torna alle immagini: cosa hai capito meglio?

Se non ci fosse una foto di Nawal, l’avrei immaginata p grande d’età e non sorridentecurata nel modo di vestire perché, secondo la mia esperienza, chi fa volontariato nontanto peso all’aspetto fisico, dato che l’attività di solidarietà occupa il tempo libero rispetto al proprio lavoro e alla vita privata. Inoltre, è sorprendente che sia una giovane donna, perché il pregiudizio è che le persone giovani non abbiano interesse a occuparsi degli altri, ma solo a divertirsi. La foto è importante anche perché mi mostra che Nawal è una ragazza come tante altre, in abiti occidentali, non ha l’aspetto di una estremista islamica o di una terrorista, quindi risulta rassicurante.

Dopo la lettura del testo, la mia interpretazione è che questa fotografia serve a sovvertire i pregiudizi di chi legge, mostrare che la migrazione si p concludere con una piena integrazione, anzi, addirittura ci sono persone di origine straniera che fanno attivismo nella nostra società. Infatti, il mensile si rivolge a credenti cattolici, e la forma di solidarietà espressa da Nawal ha dei forti punti di contatto con i valori cristiani. 

 

Caption it! (p. 277)

– Se l’immagine non ha didascalia, pensa al testo per cercare di scriverne una. 

Usa le tue parole per scrivere la didascalia. 

Prova a scriverla di una sola frase: quale informazione puoi usare dal testo?

Dopo aver dato spazio a questo lavoro di interpretazione, la didascalia potrebbe essere: Nawal, una persona di cuore.

Oppure: Il cuore dell’Europa.

Un abbraccio abbatte i muri.

(continua)

Nota al testo

  1.  Nell’articolo di lancio della rubrica si parla della collaborazione di Michela Murgia con Il Messaggero di Sant’Antonio.

Daniela Pellacani

Docente di lettere presso la Scuola secondaria di I grado G. Fassi di Carpi (MO), è cofondatrice insieme a Jenny Poletti Riz ed Elisa Turrini di “Italian Writing Teachers”. Studiosa in continua ricerca, svolge attività di formatrice sul Writing and Reading Workshop.

 

 

Cadorina di nascita e carattere, padovana per destino, insegno (lettere) e imparo (molto altro) nella scuola secondaria di primo grado.

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