Registri di lettura: da strumenti di controllo a spunti di riflessione

Registri di lettura: da strumenti di controllo a spunti di riflessione

Lettori e lettrici per la vita. Questo il pensiero che mi accompagna costantemente nella mia pratica didattica e nelle proposte che faccio alle mie classi. Si diventa lettori e lettrici per la vita se si riesce a comprendere il valore della lettura, se leggere soddisfa il piacere di conoscere, di giocare con le parole, di gustarne il senso estetico. Si diventa lettori e lettrici per la vita se non si fatica a leggere, se la lettura strumentale viene acquisita e praticata in modo tale da non compromettere la comprensione di ciò che si sta leggendo. Ed è anche per questo che i maestri del Reading Workshop ripetono come un mantra che si impara a leggere leggendo invitando i nostri piccoli a praticare la lettura quotidianamente, aiutandoli a superare eventuali difficoltà legate alla strumentalità e nello stesso tempo ad approfondire le proprie letture con strategie, discussioni e conversazioni sui libri. 

Lettura a scuola quindi e lettura a casa, ogni giorno. Ma, come fare per capire se i nostri alunni e le nostre alunne stanno procedendo nel modo che noi speriamo? Come capire se le strategie di comprensione vengono applicate e con quali risultati? Non è semplice. Le consulenze individuali ci permettono di seguire il percorso di ogni singolo alunno ma queste non possono bastare dato che, soprattutto con i più piccoli, abbiamo bisogno di valutare quasi quotidianamente il livello delle loro competenze e per come è impostato l’orario scolastico italiano, è impensabile fare almeno due consulenze settimanali con tutti i bambini e le bambine, come viene suggerito dai maestri e dalle maestre americane.

Il problema diventa più complicato con la lettura a casa. Solitamente, per “controllare” che i bambini e le bambine leggano a casa, si chiede loro di scrivere in una tabella il numero di pagine lette ogni giorno oppure di registrare il tempo dedicato alla lettura. Ho usato questa modalità di “controllo” in quarta e quinta primaria, però non ho mai chiesto ai bambini di prima o seconda di farlo, in quanto non sarebbero stati in grado di eseguire questo compito in modo autonomo e avrebbero dovuto essere supportati da un adulto. Ma soprattutto mi sono resa conto che non mi piaceva l’idea di impostare la lettura a casa come un compito da controllare invece che come un’abitudine da incentivare. Dobbiamo ricordarci infatti che, se da un lato è importante spingere i bambini a diventare sempre più fluenti nella lettura anche attraverso l’esercizio ripetuto e continuo, dall’altro c’è il rischio che la compilazione di questo “registro” sia fine a se stessa e che non abbia un valore in termini di “educazione alla lettura”.  

E quindi? 

Quindi mi sono affidata alla rete e fortunatamente mi sono imbattuta in un articolo pubblicato da un’insegnante statunitense, Christina Decarbo, di cui vi allego il link, che dà suggerimenti interessanti sulla gestione della lettura autonoma, in particolare quella svolta a casa. Tenendo conto di quanto scrive nel suo blog, ho presentato alle classi dei Reading Logs o registri di lettura che seguissero i seguenti principi  (traduco direttamente dal suo blog):

  • devono aiutare i bambini a riflettere su specifiche strategie o abilità su cui si sta lavorando in classe;
  • possono essere utili per mostrare ai genitori o altri caregivers cosa si sta facendo a scuola;
  • NON devono prendere più di un minuto o due per essere completati in modo che non venga meno il piacere della lettura;
  • devono funzionare per tutti i livelli di lettori e scrittori visto il formato che può essere adattato;
  • devono insegnare la responsabilità creando uno strumento che può essere completato in modo autonomo dai bambini e dalle bambine.

 

Ogni lunedì ho quindi presentato alle classi una tabella/registro di lettura focalizzato su una strategia relativa ad una competenza. Il lunedì si provava la strategia insieme e durante la settimana, tutti e tutte dovevano completare il resto della tabella in modo autonomo, a casa. Il lunedì successivo la consegnavano e io valutavo l’impegno dei singoli nella lettura a casa oltre che i progressi nell’applicare quella specifica strategia.

I reading logs sono stati anche degli ottimi strumenti per iniziare una conversazione sui libri letti a casa, conversazione che poteva trasformarsi in un vero e proprio momento di consulenza. Le richieste dei reading logs non erano casuali, ovviamente, ma seguivano il percorso che avevo pianificato per il laboratorio di lettura e riguardavano la comprensione della trama, del setting e dei personaggi.

Questo è l’elenco.

  • Dopo aver letto il tuo libro,  scrivi 3 parole per ricordare quello che hai letto.
  • Dopo aver letto il tuo libro, scrivi il nome di uno dei luoghi che hai trovato nella parte del libro che hai letto e poi scrivi 3 parole che spiegano com’è o come te lo immagini.
  • Dopo aver letto il tuo libro, scrivi il nome di uno dei personaggi che hai trovato nella parte del libro che hai letto e poi scrivi 3 parole che spiegano com’è.
  • Ogni giorno, dopo aver letto il tuo libro, ripensa a uno dei personaggi e scrivi una cosa che ha fatto che tu credi sia importante ricordare.
  • Ogni giorno, dopo aver letto il tuo libro, ripensa a uno/a dei personaggi e scrivi come si è sentito/a nella parte della storia che hai letto e spiega in poche parole cosa è successo.
  • Scrivi cosa pensa un personaggio NON PROTAGONISTA del/la PROTAGONISTA.

Nel mese di maggio ho presentato un reading log nel quale erano presenti tutte queste richieste e giorno per giorno i bambini e le bambine dovevano decidere autonomamente quale parte della tabella completare in base alle loro letture. I bambini e le bambine si sono resi subito conto dell’importanza di queste brevi annotazioni per riuscire a parlare dei propri libri, per ricordare quanto letto e raccontarlo anche agli altri, per riflettere sui personaggi, sui rapporti di causa effetto e così via, tanto che se avevano letto a casa ma si erano scordati di completare la tabella, chiedevano di poterlo fare a scuola prima del tempo dedicato alla lettura autonoma.

Vista l’esperienza positiva, penso che continuerò ad utilizzare questa tipologia di registri di lettura anche il prossimo anno, cambiando leggermente le richieste sulla base del percorso che affronteremo. Sono convinta che questa attività possa essere anche un punto di partenza per annotazioni da fare sul taccuino in modo autonomo, quando saranno più grandi e sentiranno il bisogno di registrare le loro riflessioni sulle loro letture. Un altro passo lungo la strada che li porterà a diventare lettori e lettrici per la vita.

 

Il reading log di sintesi:

 

TRAMA

Data: ____________________________

Titolo: _______________________________________

Data: ____________________________

Titolo: ________________________________

scrivi 3 parole importanti per ricordarti cosa è successo nella parte del libro che hai letto oggi

  1. ______________________
  2. ______________________
  3. ______________________

Scrivi una frase che spiega una cosa importante che è successa nella parte del libro che hai letto oggi








AMBIENTE

Data: ____________________________

Titolo: _______________________________________

Scrivi 3 parole per descrivere uno dei luoghi del tuo libro

LUOGO: 



_____________________



Com’è?

  1. _____________________________
  2. _____________________________
  3. _____________________________




PERSONAGGI

Data: ____________________________

Titolo: __________________________________

Data: ____________________________

Titolo: _______________________________________

Scrivi 3 parole per descrivere com’è un personaggio del tuo libro


NOME PERSONAGGIO:


______________


  1. _________________
  2. _________________
  3. _________________

Scrivi una frase che spiega una cosa importante che ha fatto uno dei personaggi del tuo libro


NOME PERSONAGGIO


______________











 

Data: ____________________________

Titolo: _________________________________

Data: ____________________________

Titolo: _______________________________________

Scrivi come si è sentito uno dei personaggi e spiega come mai si è sentito/a così


NOME PERSONAGGIO:


______________

Si è sentito/a ___________________

PERCHÉ ______________________

_______________________

______________________

_______________________

Scrivi cosa pensa un personaggio NON PROTAGONISTA del/la PROTAGONISTA


NOME PROTAGONISTA


______________

NOME NON PROTAGONISTA:

______________________


Pensa che il/la protagonista

____________________________________________

____________________________________________

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1 thought on “Registri di lettura: da strumenti di controllo a spunti di riflessione”

  • Grazie molte Gloria, per il contributo prezioso. Da tempo cercavo uno strumento di supporto alla lettura individuale adatta ad ogni tipo di lettore. Trovo straordinariamente opportuna l’idea del registro di lettura come strumento per dare valore e non controllare l’esperienza di lettura. Scrivere annotazioni brevi e molto focalizzate, relative ad una specifica strategia è un ponte perfetto per arrivare a nutrite annotazioni sul taccuino.
    Oggi ne parlerò con i miei studenti di seconda secondaria di primo grado. Spero di cuore di riuscire a metterne in luce l’utilità, come hai fatto tu.
    Se non ne sarò capace a parole, so che ci sono i fatti: modeling modeling modeling. Grazie ancora della condivisione.

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